Dino Pieri


Durante i miei studi all’ITIS di Cesena è stato il classico professore che non si dimentica, nel bene e nel male. La voglia di cazzeggiare a noi studenti la faceva sparire con uno sguardo, ci chiamava alla cattedra con l’indice puntato, leggermente roteante ed alquanto minaccioso, decideva lui quando era ora di diminuire la tensione mediante l’ironia o sfottò dispensati politicamente ed umanamente a 360°. Un grande.

Oltre a storia e letteratura ci obbligava a leggere 10 libri a scelta all’anno e a vedere il TG. Grazie a Dino Pieri ho letto 1984, il gabbiano Jonathan Livingston, Se questo è un uomo ed tanti altri libri che mi hanno permesso formarmi gli anticorpi.

Si occupa di ricerca storica della romagna, letteratura dialettale, ciclismo. Ho letto due suoi romanzi: "Lo zingaro maledetto. Colera e società nella Romagna dell’Ottocento" e "Le grandi manovre. La visita di Umberto I nella Romagna repubblicana" nel quale si narra dell’accoglienza di una Romagna rossa, anticlericale e repubblicana al re, in occasione di una sua visita durante un’esercitazione militare; tra i protagonisti l’anarchico riminese Amilcare Cipriani.

Terrà 2 lezioni a Forlì presso la circoscrizione 3 P.le Foro Boario 7 nell’ambito di "Conoscere il passato per crescere nel futuro"

  • Venerdì 5 Ottobre 2007 1° lezione: storia e tecnica del sonetto.
  • Venerdì 12 Ottobre 2007 lezione: il sonetto nella poesia dialettale romagnola con lettura e commento di testi.

11 risposte a “Dino Pieri”

  1. Appena passato, ecco trovato questo post sul grande DIno Pieri,
    che per qualche strana associazione, veniva direttamente chiamato lo zingaro maledetto lui stesso…
    Bravo Ago, per ora sono di corsa, ma durante la settimana passo con piu’ calma. Ho visto che hai lo sguardo alle cose del mondo ma anche a cose delle quali purtroppo mi ero quasi scordato, come le conferenze al sanpellegrino, lo zingaro maledetto.. purtroppo il girovagare per il mondo mi tiene un po’ lontano da queste.

    cia
    Daniele

  2. Questo blog è una scusa come un’altra per risentire vecchi amici, una volta o l’altra Daniele devi trovare il tempo di farti offrire una birra e raccontarmi come te la passi a Bologna come all’estero.
    ciao

  3. Il grande Dino Pieri… ricorderò sempre che ci diceva che noi giovani avevamo un unico motto:
    ORO et MALBORO

  4. Sono arrivato su questo blog per caso e guarda un po’, trovo un articolo su Dino Pieri.
    Anch’io ho frequentato l’ITIS di Cesena (mi sono diplomato nel 1986) e lui è stato il mio insegnante di italiano.
    E’ un professore che non dimenticherò mai, un grande veramente, una persona che sicuramente ha avuto una grande parte nella mia formazione scolastica e non solo.

  5. @Maurizio
    Io mi sono diplomato in informatica nel 1989, penso che il Prof bazzichi spessissimo la biblioteca comunale di Cesena, se ci passi puoi chiedere di lui a qualunque bibliotecario, saprà indirizzarti senza dubbio. Se non sei mai stato alla biblioteca malatestiana mi raccomando facci un salto, imperdibile.

  6. @Simone
    Ti ringrazio dell’informazione, tuttavia sono al corrente che lo si trovi spesso alla Malatestiana, più di una volta l’ho incontrato lì ed ho anche parlato con lui; dopo tanto tempo si ricordava di me e di altri miei ex compagni di classe.
    Non di rado lo si vede anche per le vie del centro di Cesena – io abito in città – , a cavallo della sua bicicletta da uomo nera (forse è ancora quella di 25 e passa anni fa, quando arrivava a scuola).
    Naturalmente con la sua attività di scrittore e di storico non è difficile imbattersi in articoli che lo riguardano sulla stampa locale. Recentemente l’ho perfino visto intervistato su di un’emittente televisiva a proposito degli eventi che interessarono nel 1700 una contessa cesenate.

  7. Me la ricordo benissimo la bicicletta, oltretutto è un esperto di ciclismo ed ha scritto anche libri recenti sul tema (gli italiani al tour se non erro).
    Potremmo invitare i rispettivi ex compagni di classe una sera a Cesena, io non mi faccio problemi a chiamarlo e penso sia disponibile, ho perso i contatti con il 95% con i miei ex compagni ma potrebbe essere l’occasione buona, non sono presente in facebook.

  8. Non saprei da che parte farmi per rintracciare i vecchi compagni di scuola, da molti anni ormai ho perso i contatti con tutti, anche perché la mia classe del triennio di telecomunicazioni era formata prevalentemente da studenti che provenivano da fuori città, di Cesena eravamo ben pochi.
    Su Facebook, che peraltro frequento molto raramente, ho riagganciato, anzi, sono stato riagganciato da un paio di ex compagni dell’ITIS ma del biennio, quando il prof. Pieri non era il nostro insegnante di italiano.

  9. gia’, il professor Pieri e’ proprio indimenticabile, con quel famoso dito indice che oscillava su e giu’ nella tua direzione quando ti convocava alla lavagna ^__^

    rimase storica la sua risposta quando gli chiesi – visto che all’itis non la studiavamo – cosa fosse la filosofia… lui rispose:

    E’ la palingenetica obliterazione dell’io subcosciente che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’antropomorfismo universale…

    l’imparammo quasi tutti a memoria e la ricordo ancora oltre 30 anni dopo!

    solo 20 anni dopo incontrai veramente la filosofia, con estremo godimento: e’ un delitto che non tutti gli adolescenti siano esposti alla filosofia!

    se qualcuno era in classe con me mi puo’ trovare su facebook come “bruno eumeme moroni”.

    buona vita a tutti!

  10. “Palingenetica obliterazione dell’io subcosciente che s’infuria nell’archetipo prototipo dell’antropomorfismo universale”, ho frequentato l’itis pochi anni dopo e, purtroppo, non l’ho sentita, sarebbe un ottimo sottotitolo per questo blog.
    Concordo che studiare la filosofia potrebbe essere molto bello all’itis, unitamente ad educazione civica però, io ho fatto 3 anni di informatica e non era prevista, caso più unico che raro.
    Fortuna che Pieri ha sopperito a modo suo.
    Buona vita anche a te Bruno.

  11. Sono Lorenzo, uno dei tre figli di Dino, che ci ha lasciato il 28 aprile 2017. Grazie Simone, e grazie a tutti voi ex-alunni per il vivo e affettuoso ricordo di mio padre!